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broking news
Rassegna Stampa di Steffano Assicuratori

30 OTTOBRE 2020 · n.07

GLOBAL, LOCAL, GLOCAL: COMUNQUE SIA, VIVA L’ITALIA!

Mi ha fatto riflettere una notizia “extra settore” assicurativo ma che ho trovato interessante come metafora.
Il tema è quello della capacità rigenerativa di un prodotto o di un concept, ovvero la capacità di attraversare i tempi e le tendenze, di imporsi sempre per la sua funzionalità, originalità, innovatività. La capacità di parlare a pubblici trasversali nello spazio (mercati locali come globali) e nel tempo (attraversando decenni ed epoche storiche diverse), indipendentemente dagli atteggiamenti di consumo come dalle disponibilità economiche delle persone.
Tutti questi valori li ho aggregati pochi giorni fa ad un’automobile icona del nostro Paese e della Fiat, la 500, che è stata lanciata nella versione elettrica (tra l’altro con uno spot pubblicitario che ha come testimonial niente meno che la star cinematografica Leonardo Di Caprio).
La 500 fa parte della storia personale quasi di tutti noi, che l’abbiamo posseduta o guidata o comunque utilizzata sia nella versione “storica” sia in quella aggiornata e rivisitata degli ultimi anni. C’è molto affetto, spesso qualche piacevole ricordo, nei confronti di questo oggetto italico, che ben si armonizza con le bellezze paesaggistiche e artistiche del Bel Paese (ci avete fatto caso? O è solo una mia impressione?).
Adesso senza perdere smalto e “appeal” inizia la sua corsa silenziosa e green nella versione elettrica. Mi auguro che sia ancora una volta un vettore del valore della creatività italiana nel mondo, perché in questo periodo travagliato, purtroppo ancor più che in altri momenti, il Made in Italy intramontabile e che alimenta la nostra immagine nazionale ci è di grandissimo aiuto.
Piccolo dettaglio (non polemico), collegato al tema dell’italianità, che tuttavia è segno dei tempi.
La presentazione della 500 elettrica è stata fatta ovviamente dal board dell’azienda, in particolare il Presidente di Fca, John Elkann e dal President Fiat Brand, Olivier Francois.
Vai a vedere che il più italiano di tutti alla fine è proprio Leonardo Di Caprio?!

Marco Steffano

Amministratore Unico

TRAFFICO DATI IN BOOM (MA IN EUROPA SIAMO FANALINO DI CODA)

Anche per il nostro Paese il lockdown ha significato un aumento record del traffico dati. Nel periodo marzo/maggio 2020 è cresciuto in media del 75,5% nel fisso e del 74,9% sul mobile.
Il settore delle telecomunicazioni in tutto il mondo ha ovviamente avuto un boom di traffico sulle reti causa la permanenza forzata a casa di tutti noi.
Nonostante la crescita del periodo, l’Italia è ancora in ritardo anche e soprattutto a livello europeo. Su 28 Paesi siamo in classifica al 25° posto per tasso di digitalizzazione dell'economia, con la nostra Pubblica Amministrazione ultima; siamo al 26° posto per l’uso dei servizi internet che si colloca al 26esimo posto; siamo al 22° per copertura e al 24° per diffusione della banda larga ultraveloce.
L’italiana TIM è presente fra le top mondiali al 17° posto della classifica che vede al primo posto l'americana ATT. Il gruppo guidato da Luigi Gubitosi è stato peraltro il primo nel triennio 2017- 2019 per incidenza degli investimenti industriali sul fatturato con a quota del 28,6%.

CROLLANO I SINISTRI, CRESCONO I PROFITTI: LE COMPAGNIE CONDIVIDANO I GUADAGNI!

Lo stop alla circolazione delle vetture causa lockdown dello scorso marzo, ha fatto crollare i sinistri, scesi del 50% da febbraio a metà maggio.
Per questo motivo le polizze RC Auto in questi mesi hanno fatto lievitare i profitti delle imprese che operano nel settore, invertendo un trend della gestione di questo comparto.
Infatti il costante calo dei premi degli ultimi anni aveva portato ad un sostanziale allineamento tra i costi per i sinistri e spese di gestione ed i premi incassati dalle imprese, azzerando di fatto i guadagni.
Per questo l'Ivass pressa le imprese affinché rendano compartecipi gli assicurati dei risparmi conseguiti per il crollo dei sinistri.
Basti pensare che negli Stati Uniti, tra sconti, restituzioni e crediti, le Compagnie assicurative auto hanno ripagato ai propri assicurati 10,5 miliardi di dollari.

…MA IN NUMERO DI AUTO NON ASSICURATE E’ IMPRESSIONANTE!

Maria Bianca Farina, durante la recente assemblea di ANIA, di cui è Presidente dal 2015, ha chiarito che tra le priorità del settore figura anche l'intervento sul fronte della RC Auto.
Lo scenario di fondo resta quello di un Paese dove 2,6 milioni di veicoli circolano senza assicurazione, causando sinistri a carico della collettività.
“Si potrebbe finalmente ripensare in maniera strutturale l'impianto normativo dell'assicurazione auto – ha detto la Signora Farina - con l'obiettivo di ridurne il costo complessivo per la collettività, unica strada per ridurre i prezzi a favore di tutti”.
La Presidente ANIA chiede di calmierare, come già in altri mercati europei, la dinamica di crescita dei risarcimenti per lesioni gravi e di intervenire per ridurre le truffe.

SOSTEGNO SANITARIO E BLOCCO TEMPORANEO DELLE ATTIVITA’: LE NUOVE AREE ASSICURATIVE

Dalla pandemia è emersa con forza la necessità di far fronte a nuove istanze. E’ un altro concetto sviluppato da Maria Bianca Farina, durante la recente assemblea di ANIA. Le polizze salute tradizionali si sono rivelate inadatte alla (e infatti il loro acquisto è calato fino al -15% di maggio). Ma mai come nella pandemia è emersa l'importanza di un sostegno sanitario: ormai per la salute gli italiani spendono 40 miliardi l'anno. L'ANIA ha studiato la questione con un pool di esperti e presenterà a breve un progetto al governo, ha annunciato la Presidente Maria Bianca Farina.
Non si tratta solo della sanità: è emersa anche la necessità di assicurarsi contro il rischio di blocco temporaneo della propria attività economica. Ai rischi da disastri come le pandemie però, valutano le assicurazioni, si può far fronte solo con una partnership pubblico-privato. Ipotesi che il governo sta considerando: lo dimostra la presenza (in streaming) del premier Conti all'assemblea.

GENERALI E CATTOLICA, VERSATO IL CAPITALE E RIPARTENZA

Il 24 Ottobre Generali multinazionale presente in 50 Paesi con 70mila dipendenti, ha sottoscritto l'aumento di capitale riservato per 300 milioni di euro diventando così azionista della compagnia veronese Cattolica con il 24,46%, ovvero come primo socio.
“Oggi scriviamo una nuova pagina nella nostra storia. Siamo soddisfatti di aver posto in sicurezza Cattolica Assicurazioni e di proseguire il nostro cammino con un'azienda leader a livello internazionale”: queste le parole di commento di Paolo Bedoni, presidente di Cattolica.
Si è così compiuto l'ultimo passaggio degli accordi siglati lo scorso 24 giugno tra le due Compagnie, dopo che l'Ivass aveva sollecitato Cattolica a ricapitalizzarsi, raccogliendo mezzo miliardo per puntellare il suo indice di solvibilità. A tutela del suo investimento il Leone ottiene tre rappresentanti nel CdA e tutto è pronto per avviare sinergie e condividere investimenti e progetti.

CONFERENZA VIRTUALE PER LANCIARE UN PROGETTO REALE

Il progetto è quello di Generali e riguarda il tema della sensibilizzazione all’interno del gruppo assicurativo sul tema “diversità e inclusione”. La conferenza virtuale del 20 Ottobre (con 300 partecipanti tra dipendenti e top manager) è stata centrata sulla promozione di una cultura aziendale che valorizzi differenti background culturali, combatta ogni forma di discriminazione e favorisca la diversità a tutti i livelli. Generali si è così impegnata a promuovere al proprio interno l'inclusione e valorizzazione della comunità Lgbtqi+ e dei suoi “alleati”.
Un comitato interno, appositamente creato, a stretto contatto con il CdA, lavora su quattro aree tematiche: genere, generazioni, cultura e inclusione. E’ stato avviato anche un intenso lavoro culturale di “formazione" rispetto a un tema che può essere caratterizzato da atteggiamenti che rivelano pregiudizi inconsci. Tutto questo in piena coerenza con la mission del gruppo: essere partner di vita, realmente per tutti.

POST VENDITA, L’IMPORTANZA E IL VALORE DEL SERVIZIO

È uscita nei giorni scorsi una interessante classifica, articolata in diversi settori di attività, che indica come i clienti percepiscono e valutano l’assistenza post vendita di tanti prodotti e servizi.
La graduatoria riserva qualche sorpresa e sicuramente fa riflettere su quanto le aziende si impegnano (o devono impegnarsi di più) in questa area commerciale cruciale che alla lunga può fare la differenza nell’atto di acquisito di un consumatore.
Qualche esempio. Partiamo dal settore automobili e moto, dove prevalgono rispettivamente Nissan (61,9%) e Piaggio (67,6%). La casa nipponica anticipa Peugeot (58,3%) e Jeep (57,9%); mentre il marchio di Pontedera anticipa di molto Yamaha (61,0%) e Jeep (60,0%).
Nell’autonoleggio a breve termine prevale Europcar (81,2%) in un settore che ha una media del 66,7%, e in quello a lungo termine/flotte aziendali spicca ALD Automotive (57,8%) in un settore che ha una media del 53,3%. Tra i distributori/stazioni di servizio prevale Esso, nella riparazione grandine Maestri della Grandine e nella riparazione parabrezza Carglass.
Veniamo a noi…! Il servizio clienti di Allianz non teme rivali nel settore delle assicurazioni. Solo Intesa Sanpaolo riesce a insidiare il colosso tedesco, ma solo per alcuni determinati prodotti.
Un fatto interessante è che nelle varie classifiche dedicate al comparto assicurativo compare la compagnia online come Genertel, gruppo Generali. Segno di quanto si siano evolute queste società che, alla loro nascita, puntavano tutto sul fattore prezzo, mentre oggi, in alcuni casi, riescono ad affiancare alla convenienza anche l'apprezzamento da parte dei clienti per i servizi erogati.

DUE CHIARI INDICI CHE RIVELANO INTENZIONI DI TRUFFA ASSICURATIVA ON-LINE

168 sono stati i siti internet di assicurazioni fasulle segnalati da IVASS nel 2019. Un numero in forte crescita grazie anche alla maggiore preparazione delle persone. Attenzione a due indici in particolare che possono rivelare intenzioni di truffa.
Il primo quando viene offerto solamente un contatto via social o via telefonica, senza avere mai la possibilità di un contatto fisico con l'agente (sebbene falso).
Ma, ancora più importante, è il secondo, ovvero il pagamento del premio viene richiesto su una carta prepagata, spesso una carta PostePay. Questo più che un indizio, è una prova! IVASS ha dato un'indicazione chiara a tutto il sistema assicurativo: i pagamenti su queste tipologie di carta non sono ammessi, chi lo fa ha pessime intenzioni!
Ricordiamo ancora una volta che sul sito IVASS è disponibile una pagina dedicata con i consigli per non farsi trarre in inganno e i contatti per segnalare i siti sospetti.