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Rassegna Stampa di Steffano Assicuratori

MARZO 2021 · n. 03

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Dr. Marco Steffano
Amministratore Unico

QUOTE ROSA: UN ESEMPIO DA SEGUIRE

Voglio rilanciare una notizia che ho letto nei giorni scorsi perché trovo che abbia un forte valore simbolico oltre a costituire un punto di riferimento ed ispirazione per tante e tante aziende, di tutte le dimensioni, a cominciare dalla mia.

FinecoBank è un’azienda abituata ai primati perché da sempre pioniera in Piazza Affari col suo trading online. Da oggi conquista anche il primato della diversità di genere, con il suo CdA in maggioranza femminile e in cui le quote rosa rappresentano sei consiglieri su undici. La recente occasione di sostituire un componente dimissionario ha comportato l’inserimento di Alessandra Pasini, direttore finanziario e degli investimenti internazionali di Snam, mandando così in minoranza i consiglieri in cravatta.

Sono felice di questo fatto che avalla un mio vecchio pensiero, di quanto le donne siano importanti, propositive, innovative in tanti campi del lavoro (anche quelli apparentemente più “maschili” come banca, finanza e assicurazione) e meritino più spazio, più ruoli chiave, più presenza. Il loro valore, la loro visione, il loro modo di interpretare e gestire le situazioni, la loro capacità di arricchire il confronto spesso è molto più incisivo, lungimirante e rassicurante di quello degli uomini.

E’ vero che per lavorare e far squadra servono solo passione e rispetto, atteggiamenti che non dipendono tanto dalla composizione dello staff maschile e/o femminile ma dalla predisposizione e dalle qualità individuali. Tuttavia la notizia che riguarda FinecoBank mi sembra davvero un bel passo avanti, una direzione a cui tendere anche a livello operativo e gestionale. Nel mese in cui si celebra la Festa della Donna il pensiero mi sembra d’obbligo e la notizia più che di buon auspicio!

AUMENTA LA POVERTÀ, AUMENTANO I VEICOLI I NON ASSICURATI

L'emergenza coronavirus ha creato maggiori sacche di povertà e con essa si ipotizza che crescerà il numero di coloro che non assicurano l’auto con la RC.

Già nel 2019 l'Ania stimava fossero 2,6 milioni (il 5,9% del parco circolante) i veicoli non assicurati.

Se le stime preliminari Istat sul 2020 parlano di un milione di persone in più ridotte alla povertà assoluta (5,6 milioni, in totale), si può agevolmente pensare che tra loro ci saranno anche persone che potranno ancora pagare un po' di carburante, ma non l'assicurazione.

E’ vero che da marzo 2012 il premio medio RC auto è calato di quasi il 32% e i divari territoriali sono diminuiti del 40%, ma molti prezzi di questa copertura assicurativa restano fuori portata, anche per chi sa e può cercarli su internet.

Tra l’altro la repressione ha le armi spuntate: il prossimo autunno saranno 10 anni dalla prima della serie di norme che hanno introdotto controlli automatici (utilizzando rilevatori di velocità, passaggi col rosso o in ZTL e simili), ma ancora oggi nessun apparecchio è stato omologato per funzionare senza presenza di agenti.

Tutto purtroppo fa ritenere che la situazione dei controlli resterà in stallo e che veicolo non assicurati aumenteranno.

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IL LEONE VUOLE RUGGIRE IN RUSSIA

Da un lato la visione strategica con un orientamento positivo: avere un occhio di riguardo all'Est Europa e alla Russia in particolare, che negli anni ha dato parecchie soddisfazioni in termini di performance e soprattutto continua a presentare importanti potenzialità dal punto di vista della penetrazione.

Dall’altro un “warning” geopolitico: le potenzialità sul fronte assicurativo del mercato russo ci sono, soprattutto causa la scarsa penetrazione sul territorio delle polizze, in specie quelle danni; ma allo stesso tempo c'è preoccupazione per le complessità geopolitiche che il rafforzamento in quel paese potrebbe presentare.

Tra queste due posizioni parte la Campagna di Russia di Generali, un dossier sul tavolo che vale 2 miliardi e che si fonda anche sulle recenti previsioni sul futuro della Russia che mostra una potenziale ripresa piuttosto rapida: secondo le stime riprenderà a crescere già nella seconda parte del 2021 incrementando il tasso di occupazione sino ai livelli pre-pandemia.

Come è noto la compagnia triestina da anni è azionista rilevante dell'operatore locale Ingosstrakh, ma si tratta di una partita che Generali, nel corso del tempo, pur giocando diverse carte non è mai riuscita a sbloccare. Ragione per cui ora nel mirino sarebbe finita un'altra opportunità, una società attiva principalmente nel settore dei danni e ben posizionata in termini di quote di mercato.

RC AUTO, IL BONUS - MALUS È UNA RIFORMA NON PROCRASTINABILE

Molti sono d’accordo: Il bonus-malus, meccanismo che finora ha regolato l'accesso alle classi di merito, va rivisto sia secondo il mondo delle compagnie che dalla vigilanza dell'Ivass.

Il meccanismo oggi si basa su un unico indicatore, il numero di sinistri, ma l'obiettivo è di passare quanto prima ad un sistema multidimensionale che renda più effettiva la misurazione del rischio.

Parallelamente va riformata anche la convenzione a risarcimento diretto, eliminando i comportamenti opportunistici e modificando il sistema forfait, considerato antiquato.

Che il bonus-malus abbia importanti spazi di miglioramento è riconosciuto anche dell'Ania: la presidente dell'associazione delle Compagnie, Bianca Maria Farina, ha dichiarato che non è più efficace nel distinguere i clienti secondo la propria effettiva rischiosità. Il fatto è che con la legge Bersani del 2007, che ha permesso di accedere alla classe di merito dell'automobilista più virtuoso all'interno della stessa famiglia, la quota di assicurati in prima classe di bonus-malus, che prima era inferiore al 50%, secondo i dati della stessa Ania, è salita nel 2019 all'84%.

I tempi della riforma non sono immediati, anche se il Parlamento, che sta esaminando la proposta di legge del Movimento 5 Stelle per la riforma delle assicurazioni auto, sembra ben disposto a considerare la questione con attenzione.

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LE GRANDI COMPAGNIE SI IMPEGNANO SUL RISCHIO CLIMATICO

Una nuova task force, composta da esperti di 17 delle più grandi società di assicurazioni danni e vita a livello globale, è stata creata per studiare, approfondire, sviluppare metodologie e strumenti di valutazione nonché proporre soluzioni in tema di rischio climatico.

L’Associazione di Ginevra, think tank del settore assicurativo, ha infatti costituito questo gruppo con i rappresentanti di Achmea, Aegon, AIG, Allianz, Aviva, AXA, Chubb, Daichi Life, Hannover Re , Intact Financial, Manulife, MetLife, Munich Re, Prudential Financial, SCOR, Swiss Re e Tokio Marine.

Incendi, inondazioni, uragani: l’impatto sociale del cambiamento climatico è diventato onnipresente nel mondo e individui e istituzioni devono impegnarsi pienamente per affrontare questa crisi.

Il “climate change” coinvolge entrambi i lati del bilancio delle compagnie d’assicurazioni, le passività come gli asset, e per questo si sono sensibilizzate a fare valutazioni con approcci qualitativi e quantitativi e su orizzonti temporali a breve e lungo termine, oltre che a scambiare conoscenze tra le parti interessate allo scopo di aumentare la consapevolezza del rischio climatico.

NUOVI STRUMENTI E NUOVE COPERTURE: IL MERCATO ASSICURATIVO DEI DRONI

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Il mercato assicurativo copre un ampio spettro di rischi legati all’utilizzo dei velivoli automatici: danni al mezzo, furto, copertura per perdita, danni al carico utile, copertura per lesioni personali causate dai droni.

Un report di Reportlinker stima che il mercato assicurativo globale dei droni dovrebbe crescere da 1,06 miliardi di dollari nel 2020 a 1,41 miliardi di dollari nel 2025, con incremento annuo del 5,9%.

Il Nord America è stata nel 2020 la più grande regione nel mercato assicurativo dei droni e tra le Compagnie più attive in questo tipo di coperture cui sono Allianz, AIG ed alcune compagnie specializzate.

Il report segnala una crescente complessità dei rischi associati all’utilizzo dei droni e sottolinea che i sempre maggiori costi delle coperture assicurative potrebbero ostacolare la crescita del mercato: ad esempio le polizze per DJI Phantom, tra i droni più conosciuti per il rilevamento e le fotografie aeree, variano tra i 500 ed i 700 dollari.

In diversi Paesi, infine, la regolamentazione sta diventando più stringente anche a seguito di un numero sempre crescente di incidenti di questi apparecchi. Nel 2019, ad esempio, sono stati registrati 254 incidenti di droni militari, con una media di due veicoli che si schiantano al mese.

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PICCOLE START UP CRESCONO:
L’AMERICANA HIPPO ORA VALE 5 MILIARDI DI DOLLARI

La pandemia Covid-19 ha costretto il settore assicurativo a dipendere dalla tecnologia per raggiungere i clienti e quindi favorisce le aziende che sono maggiormente esposte sul versante digitale.
Hippo Enterprises, una innovativa start up assicurativa Usa specializzata nelle coperture delle abitazioni, è sul punto di fondersi con la spac Reinvent Technology Partners Z dando vita ad un gigante assicurativo da 5 miliardi di dollari.
Fondata nel 2015, Hippo, con sede in California, vende assicurazioni online per i proprietari di case. Quest’ultimi possono ottenere una quotazione in 60 secondi e la società è in grado integrare le normali assicurazioni sulla casa con altri servizi come la riparazione degli elettrodomestici, la ricerca di babysitter, la sostituzione di apparati tecnologici, la prevenzione di danni ed infortuni. Per farlo utilizza un gran numero di tecnologie informatiche.
Nel 2019 la società era stata valutata un miliardo ora il suo valore sarà moltiplicato per cinque. Inoltre, per effetto della fusione, avrà a disposizione 1,2 miliardi di dollari per espandere ulteriormente la sua crescita.

MISTERY SHOPPER ANTI TRUFFA

La tecnica del mistery shopper è un “vecchio trucco” marketing, per verificare specie nel mondo retail l’azione sul campo degli addetti alla vendita alle prese con un cliente misterioso che raccoglie informazioni e realizza ricerche qualitative. In questo caso la novità sta nel campo di applicazione e nelle finalità.

L'Ivass ha iniziato a sperimentare nei giorni scorsi con operatori specializzati in incognito le concrete modalità di vendita delle polizze non solo in agenzie, banche e sportelli postali ma anche nella vendita online, con i mistery shopper che navigheranno su piattaforme e broker di distribuzione digitale.

Come è noto i siti-truffa, in particolare per le polizze RC Auto, proliferano e l'Autorità combatte il fenomeno segnalandoli all'autorità giudiziaria per l'oscuramento-

Il progetto dei mistery shopper antitruffa si sta sviluppando con il supporto dell'Eiopa, l'Autorità europea di vigilanza sulle assicurazioni, ed è finanziato dal Programma della Ue di supporto alle riforme strutturali.

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LA NOSTRA SOCIETÀ INVECCHIA, OCCORRONO INTERVENTI E COPERTURE GIUSTE

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Il tema di come gestire al meglio gli anziani è necessario che ormai venga messo in agenda da qualunque Governo, per far sì che ognuno di noi venga traghettato verso un mondo più equo e sostenibile anche da “vecchio”. Nonostante il Covid abbia già abbassato repentinamente la speranza di vita (al Nord in un solo anno si è passati da 83,2 a 82,3 anni) il futuro sarà quello di un Paese dove entro il 2050 la popolazione over 75enne quasi raddoppierà (dall’11,8% al 20% del totale). All'aumento dei senior corrisponderà poi, complice la crescita zero e i mutati stili di vita, anche una diminuzione dei potenziali caregiver (familiari che accudiscono l'anziano): se oggi ogni 75enne può contare su circa 5,4 persone che possono potenzialmente prendersene cura, nel 2050 si passerà a 2,7 persone.

Anche sul lato assicurativo attualmente si riesce a fare ben poco per gli over 70. Le compagnie assicurative lo considerano un target che, a causa dei molteplici acciacchi che caratterizzano questa età, risulta poco conveniente assicurare. Le coperture delle polizze sono scarse se non inesistenti, molte soluzioni si fermano appunto a 70 anni e sono pochissimi i prodotti a vita intera, utilizzati invece in altri Paesi.

Da oggi e per il futuro, quindi, sarà opportuno fare un “focus” molto più incisivo della terza età da parte dello Stato come del comparto assicurativo.