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broking news
Rassegna Stampa di Steffano Assicuratori

MAGGIO 2017 / 04

 

NUOVI PROFESSIONISTI E SERVIZI COLLEGATI ALLE ASTE

Con l’aumento delle aste giudiziarie si è venuta a formare una nuova figura professionale. Si tratta di un intermediario (agenzia di mediazione, spesso agenzia immobiliare) che segue la vendita, le pratiche burocratiche ed eventualmente il finanziamento dell’immobile. Il vantaggio è notevole perché il tempo da dedicare alle numerose attività di disbrigo pratiche, adempimenti e verifiche varie, richiesta di prestiti, è sicuramente molto consistente, e tutta la materia può andare incontro a complicazioni e veri e propri problemi occulti. Alcuni problemi in realtà li risolve ASTA SICURA, la polizza di Steffano Assicuratori studiata appositamente per proteggere chi acquista immobili attraverso un’asta giudiziaria. Eventuali richieste di risarcimento contro il nuovo proprietario, derivanti da errori od omissioni nella relazione dell’esperto che accompagna ogni immobile in asta, vengono coperte da una soluzione assicurativa che rende l’acquisto del tutto tranquillo perché al riparo da sorprese.

 

SUCCEDE ANCHE QUESTO

Polizze assicurative bufala per auto, moto e autocarri, tutto a partire da un sito internet fino ad arrivare ad una presunta sede nel centro di Grosseto. Pacchetti vantaggiosi, con risparmi fino a 300 euro, con preventivi on-line, polizze che arrivano per e-mail e spedizione via posta dei documenti entro 2/3 giorni, previo ovviamente il bonifico bancario. Tutto a posto? Sembra di sì, salvo poi scoprire (come è accaduto ad un signore di Modena fermato dai vigili ad un controllo stradale) che l’assicurazione proprio non esiste. Risultato per lo sfortunato automobilista: sequestro del mezzo e multa di quasi 900 euro. L’IVASS ha confermato che la truffa è in agguato e che sono già 5 o 6 le denunce del genere in varie parti d’Italia. L’indirizzo di Grosseto è falso mentre è reale il cellulare di chi risponde e finalizza con gentilezza le sue polizze truffa.

 

IL DDL CONCORRENZA QUASI AL TRAGUARDO: NOVITA’ PER LE ASSICURAZIONI

Il Senato ha dato il via libera al DDL Concorrenza dopo 2 anni dall’avvio dell’esame in Parlamento. Ora torna alla Camera dove aveva ottenuto l’approvazione nell’ottobre del 2015. Tra i molti settori coinvolti (poste, banche, farmacie, turismo, energia…) anche le assicurazioni e tra le novità di rilievo gli sconti obbligatori per gli automobilisti che installano la scatola nera, accettano di sottoporre il veicolo a ispezione e collocano dispositivi che bloccano l’accensione se si è bevuto troppo. I tagli dei prezzi dovranno essere monitorati dall’IVASS. Le compagnie hanno fatto commenti scettici sul risultato sperato dal legislatore di abbassare i costi delle RC in Italia, tra i più alti d’Europa. Per l’Ania le norme non creeranno maggior concorrenza e rischiano anzi di imbrigliare il mercato. Negativo il commento anche sulla norma che elimina il tacito rinnovo per polizze “danno non auto” per la potenziale posizione di debolezza del consumatore e per i costi amministrativi che crescono.

 

COMMERCIALISTI, PIU’ TRASPARENZA SULLA RC OBBLIGATORIA

Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti sta sollecitando agli ordini territoriali i controlli sul possesso dell’RC professionale obbligatoria da parte degli iscritti (in assenza di un obbligo a fornire allo stesso ordine gli estremi della polizza). Gli studi professionali devono avere coperture per i titolare ma anche per collaboratori, dipendenti e praticanti. Per gli studi associati la polizza può essere sottoscritta direttamente dallo studio come centro autonomo di rapporti giuridici. L’obbligo vale anche per le società tra professionisti: l’esistenza di polizze del singolo professionista non fa venir meno l’obbligo della polizza della società tra professionisti. I Consigli dell’Ordine dovranno richiedere periodicamente agli iscritti una dichiarazione sostitutiva di atto notorio sottoscritta e contenente i dati relativi alla polizza. Dovranno poi effettuare idonei controlli sulla veridicità delle dichiarazioni, a campione e in caso di fondati dubbi. In caso di violazioni scatta la comunicazione al Consiglio di Disciplina.

 

POCO SLANCIO NEL COMPARTO ASSICURATIVO

La raccolta dei premi del ramo vita nel 2016 in Italia è stata pari a 134 miliardi di euro, con una flessione dell’8,8% rispetto al 2015. Questo dopo anni di crescita a due cifre, nel 2013 (+22%) e nel 2014 (+30%). Ramo vita e ramo danni confermano di essere due mondi totalmente differenti dal punto di vista distributivo. A collocare i prodotti vita sono per oltre 2/3 sportelli di banche e posta, cui si aggiunge l’apporto delle reti di promozione finanziaria. Nel ramo danni sono invece i canali assicurativi tradizionali a raccogliere di più: agenzie con mandato, broker, agenzie in economia e gerenze. Dati confortanti vengono invece dallo stato di salute delle Compagnie italiane: la redditività è stabile (buona anche se non elevatissima), la situazione patrimoniale è solida e l’indice di solvibilità è ben superiore ai minimi regolamentari.

 

VIAGGI E POLIZZE: LA CLASSIFICA DELLE COPERTURE MIGLIORI

L’istituto tedesco Qualità e Finanza ha messo a confronto 12 compagnie e stilato una graduatoria delle polizze assicurative nel settore dei viaggi. I criteri sono stati: assistenza (malattia, infortunio e decesso durante il viaggio); spese mediche (specie per i Paesi dove la tessera sanitaria italiana non copre o copre parzialmente); bagaglio (furto, incendio, danneggiamento e mancata riconsegna); annullamento del viaggio (quando non si riesce a partire). In ognuna delle 3 classifiche stilate (Top Garanzie, Top Viaggio e Top Famiglia) il punteggio più alto è stato raggiunto da American International Group - AIG; voti altissimi anche per AXA (un po’meno efficace solo nella garanzia per il bagaglio) e buoni risultati per Intermundial, Allianz e Columbus. Ultima nota: quello che conviene sicuramente fare in questi casi è personalizzare, ovvero adattare al meglio la copertura in base alle proprie esigenze. In questo modo vale davvero l’augurio: Buon Viaggio!

 

POLIZZE ANTI DEFAULT DEL VETTORE

Si stanno delineando delle coperture assicurative che proteggono le case di spedizione e le imprese (manifatturiere e commerciali) dai costi e dalle spese derivanti dalle insolvenze dei vettori marittimi. Le clausole di riferimento per l’assicurazione dei rischi del trasporto delle merci (Institute Cargo Clauses - ICC), elaborate dall’Institute of London Underwriters, normalmente escludono questa esigenza. La recente crisi di alcune compagnie di navigazione con flotte di portacontainers hanno sicuramente spinto a trovare queste soluzioni assicurative.

 

L’ RC AUTO STA DIVENTANDO UN OPTIONAL?

Continua a crescere in Italia il numero di veicoli – auto e moto – che circolano senza assicurazione. Erano 3,9 milioni nel 2014 (l’8,7% del totale), sono circa 5 milioni oggi (il 13%): oltre un milione in più in appena tre anni. A lanciare l’allarme è l’ASAPS, Associazione amici sostenitori polizia stradale, e i numeri elaborati autorizzano a parlare di emergenza. La “scopertura” assicurativa si registra soprattutto al sud, in particolare in Campania: in provincia di Napoli il 25,6 % dei veicoli, di fatto uno su quattro, manca di R.C. auto. Ma il record (49%) appartiene a Oldenico, in provincia di Vercelli. Morale: l’incubo di ogni bravo automobilista, quello di fare un incidente (senza colpa) con qualcuno che non è assicurato, giorno dopo giorno diventa sempre più concreto.

 

GLI ITALIANI CHIEDONO SERVIZI DI WELFARE ALLE LORO AZIENDE

Secondo il quadro che emerge dai dati raccolti dall’ultima ricerca di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria, il tema welfare sta diventando molto caro agli italiani, che chiedono sempre più attenzioni da parte delle aziende, le quali, a loro volta, offrono sempre maggiori servizi, grazie anche agli incentivi introdotti dalla nuova Legge di Bilancio 2017. Secondo i dati dell’indagine, quasi la metà degli italiani (45%) ritiene che nella valutazione di una opportunità lavorativa, la proposta da parte del datore di lavoro di una serie di servizi e agevolazioni aggiuntive sia molto importante. Secondo la stragrande maggioranza degli intervistati (85%) spetta proprio alle aziende offrire beni e servizi per agevolare la vita quotidiana dei lavoratori che vorrebbero che piani di welfare aziendale venissero proposti sempre di più. Un dato che conferma quanto già rilevato dall’Osservatorio Sanità UniSalute nel 2016.