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Rassegna Stampa di Steffano Assicuratori

FEBBRAIO 2021 · n.02

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Dr. Marco Steffano
Amministratore Unico

PENSARE A LUNGO TERMINE, FILOSOFIA DI VITA

Nel corso dell’anno passato Steffano Assicuratori si è fatto promotore di una iniziativa commerciale le gata alla polizza ZURICH Long Term Care, ideata e sviluppata insieme a questa primaria Compagnia. Mi fa piacere constatare quanti nostri Clienti hanno aderito e sottoscritto la polizza, nelle due “tornate” di giugno e dicembre, e ringrazio tutti di questo risultato che considero una dimostrazione di “fiducia”.

Come broker assicurativo è connaturato nel mio lavoro (ma devo dire anche nella mia visione della vita) avere uno sguardo a lungo termine, per prevenire per quanto possibile eventi o situazioni che possono nuocere, e trovare dei rimedi che possano porvi in qualche modo riparo. Constato con soddisfazione che molti di voi invece di ignorare il richiamo o dire distrattamente “ci penserò poi”, hanno affrontato il tema e preso atto che ci sono soluzioni preventive interessanti. Poi, di certo, la speranza è che l’evento non si verifichi mai!

Quello della perdita dell’autosufficienza è infatti un tema “sensibile” perché spesso coinvolge persone intorno a noi, anche molto prossime. Quindi è giusto pensare a se stessi ed ai propri familiari in ottica di prevenzione di questo tipo di situazioni.

Con questa polizza si può ottenere una rendita vitalizia mensile di 1.500 € in caso di perdita di autosufficienza, con un costo di 150 € l’anno, senza effettuare visite mediche o compilare questionari medici, con copertura anche delle non autosufficienze derivanti da malattie pregresse. Sono condizioni eccezionali, considerando che per garantirsi una rendita mensile di 1.000 € per tutta la vita, alle più diffuse condizioni del mercato, occorre spendere in funzione dell’età tra i 400 € ed i 1.500 € l’anno e dimostrare condizioni di salute attuali perfette.

Talvolta il valore di un’iniziativa rivolta ai propri Clienti è più elevato di una semplice proposta commerciale. E ritengo che questo sia uno di quei casi.

SE HAI RAGIONE L’IVASS TI TUTELA DALLA TUA ASSICURAZIONE

FinLombarda LogoL’Ivass, authority che vigila sul settore assicurativo, offre un interessante e poco noto servizio ai consumatori finali che siano in controversia con la propria Compagnia in tema di RC Auto.

I privati si sentono dei Davide nelle controversie con le Assicurazioni-Golia: da una parte c’è la compagnia, con la sua squadra dì legali che sa tutto della RC Auto, dall’altra c’è l’automobilista, ignaro dei mille cavilli di una normativa estremamente complessa.

In realtà basta entrare nel portale ivass.it, cliccare sul pulsante “Per i consumatori”, poi su “RC Auto” e infine su “Reclami”. Dopo avere effettuato una verifica l’authority, in caso di ragione del cliente, potrà imporre all’assicurazione la correzione, e in caso di mancata ottemperanza, potrà anche multarla.

Il sistema bonus-malus delle classi di merito è quello che fa variare i prezzi della copertura RC Auto. Chi causa un incidente nell’annualità della polizza, si vede applicare il malus di due classi al rinnovo della stessa. La classe iniziale si recupera in 24 mesi di buona condotta: per ogni annualità senza aver provocato sinistri, scatta il miglioramento di una categoria.

RC AUTO E MOTO; UN COMPARTO DAI NUMERI IMPRESSIONANTI

L’Ivass ha reso noto che nel 2019, per il ramo RC Auto, si sono contate 57 imprese attive (di cui 42 vigilate dalla stessa Ivass) che hanno raccolto 14.111 milioni di euro, valore stabile rispetto al 2018.

Il premio medio pagato nel 2019 dagli italiani per l’autovettura si è attestato a 328 euro (-1,5% rispetto al 2018) e per i motociclista 229 euro (-1,6 rispetto al 2018).

Gli autoveicoli assicurati sono stati 42,4 milioni (+0,5% rispetto al 2018).La frequenza dei sinistri per le autovetture è risultata pari al 6,4% (in lieve aumento rispetto al 2018), mentre per motocicli si è attestata al 3,7% (immutata rispetto all’anno precedente).

Il costo medio di un sinistro è stato pari a 4.186 euro per le autovetture (sostanzialmente invariato rispetto al 2018) e a 6.491euro per i motocicli (-0,4% rispetto al 2018).

REGOLE DI “BON TON” NELL’USO DEI MONOPATTINI
(MA SONO REGOLE DI SICUREZZA!)

Si stima che siano stati venduti oltre 220 mila monopattini elettrici in Italia lo scorso anno. Complice il noleggio a tempo nelle grandi città, la pandemia che ha svuotato i mezzi pubblici e il bonus governativo che li ha promossi. Tutti abbiamo assistito a scene di soste selvagge e – cosa gravissima – anche ad incidenti stradali molto, molto seri.

Ripassiamo alcune regole basilari, che definiamo un po’ scherzosamente di bon ton ma che riguardano seriamente la sicurezza propria e altrui, valore fondamentale della nostra società. I monopattini elettrici devono montare un campanello, non possono avere posti a sederee superare la velocità di 25 chilometri orari (limite che scende a 6 nelle aree pedonali).

Di sera bisogna accendere le luci e mettere giubbotti o bretelle retroriflettenti (pena una multa da 50 a 400 euro). Per condurli, dai 14 ai 17 anni si deve indossare il casco, mentre i maggiorenni non sono obbligati, ma assolutamente consigliati e invitati! Non si devono usare carreggiate o marciapiedi contromano; non si deve guidare con una sola mano sul manubrio tantomeno per parlare al cellulare; non si può circolare sulle carreggiate stradale quando ci sono delle piste ciclabili; non si può procedere affiancandosi in tre o quattro e nonsi possano trasportare persone, animali e pacchi.

Infine non è obbligatoria l’assicurazione, ma lo dice il buon senso, non un broker, assicuratevi! Buon viaggio! familiare, la formula di guida, le franchigie e l’installazione di una scatola nera.

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A BREVE, L’ARBITRO SULLE CONTROVERSIE ASSICURATIVE, ALTERNATIVO AL GIUDICE ORDINARIO

Parliamo di ADR (Alternative Dispute Resolution). Dopo l’Arbitro bancario finanziario (ABF) e l’Arbitro per le controversie finanziarie (ACF), in Italia a breve si completa il quadro arbitrale con l’introduzione dell’Arbitro per le controversie assicurative (AAS).

L’ambito assicurativo infatti è particolarmente affollato a livello dispute legale, considerato che davanti ai nostri giudici ordinari pendono centinaia di migliaia di contenziosi assicurativi. Restano però da chiarire alcuni aspetto del perimetro delle competenze, che è tema fondamentale.

Quali tipologie di controversie rientrano nella competenza di un AAS (la circolazione stradale comporta numeri davvero rilevanti).

Quale è la soglia di valore ammessa? Ci sarà solo una sede a Roma o verranno poi introdotte anche sedi territoriali? Che efficacia avranno le pronunce del nuovo arbitro?

Questi ed altri sono i temi allo studio di autorità e governo (in particolare con i ministeri della giustizia e dello sviluppo economico).

Si spera comunque in tempi rapidi, mettendo a frutto l’esperienza relativa alle figure degli altri Arbitri, già operative da alcuni anni.

POLIZZA TEMPORANEA CASO MORTE PER ACCANTONARE
MENO RISPARMI (A FAVORE DI INVESTIMENTI FAMIGLIARI)

I depositi e i contanti rappresentano più di 1/3 del portafoglio attività delle famiglie italiane (lo ha rilevato in tempi recenti Bankitalia).

Questo “eccesso” di liquidità si spiega sia per il fatto contingente legato alla pandemia, sia per una forma di “cautela” molto diffusa nel tutelarsi da eventi imprevisti (e magari funesti).

Una polizza assicurativa temporanea caso morte consente però di liberare la liquidità infruttifera a favore di investimenti a medio lungo termine. Questa polizza protegge infatti i beneficiari indicati nel contratto da possibili problemi finanziari in caso di decesso dell’assicurato, mettendo loro a disposizione un capitale definito nel contratto stesso durante il periodo di validità (di solito, 5, 10 o 15 anni). Raggiunta la scadenza senza che si sia verificato l’evento, tutti i premi versati non vengono recuperati.

Questa copertura risulta particolarmente utile per un genitore ancora giovane e che, essendo il maggior percettore di reddito all’interno del nucleo familiare, si preoccupa di assicurare un capitale al coniuge e ai figli in caso di premorienza. Il premio assicurativo dipende da diversi fattori, ma il mercato propone soluzioni molto valide tra i 150 e i 250 euro annui.

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UN ALTRO MODO EFFICACE DI “RISPARMIARE” I FONDI PENSIONE
(MA NEL 2020 HANNO RALLENTATO)

La propensione a risparmiare, che ha caratterizzato i comportamenti degli italiani nell’anno della pandemia, non si è trasferita al risparmio previdenziale e per il sistema dei fondi pensione il 2020 si è chiuso con un sostanziale rallentamento rispetto all’anno precedente.

I nuovi sottoscrittori infatti sono aumentati del 2,6% (un ritmo di crescita inferiore al passato) mentre i flussi contributivi sono cresciti del 3% (ma negli anni precedenti aumentavano ad un ritmo superiore al 5%).

In questo caso liberare liquidità significa sottoscrivere fondi in prospettiva “fine carriera” professionale, ma l’idea di accumulare risparmi in vista della pensione è un’ottica - e per molti lavoratori un lusso - ancora poco diffusa.

Chi ha scelto questa strada però negli ultimi dieci anni non se ne è pentito, perché il rendimento medio annuo delle varie forme di fondi pensione ha sempre battuto il TFR.E anche nel 2020 è andata così.

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LA STRATEGIA ESG PER UN FUTURO SOSTENIBILE,
LA RIVOLUZIONE DEI PROSSIMI 20 ANNI

Un futuro “sostenibile” è la sfida che oggi tutti dichiarano di cavalcare e desiderare, anche se nel passato nessuno si è mai dichiarato favorevole ad un futuro “insostenibile”. Sicuramente la sostenibilità è la maggiore trasformazione socio-economico che ci attende nel prossimo quarto di secolo, come è stata la rivoluzione tecnologica e digitale negli ultimi due decenni.

Il fattore chiave del successo di tale evoluzione sta nella strategia ESG, ovvero il vettore che riorienterà i modelli di business e di società, la matrice di un nuovo sistema di valori, metriche di misurazione, definizioni di rischio.

La E è il pilastro Ecologia dell’agenda. Nell’ultimo anno almeno 1.500 grandi aziende mondiali hanno annunciato il target di “net zero emission” di lungo periodo, ma ben poche hanno spiegato in dettaglio come intendono raggiungerlo. Infatti la misurazione dell’impatto ambientale va condotta in modo integrato, sia a monte lungo la catena di fornitura, sia a valle lungo quella di distribuzione e consumo. La sfida al cambiamento climatico, quindi, vista come un investimento e non come un costo.

La S significa Social, il perno centrale della triade della sostenibilità, e forse la componente più complessa da inquadrare. Comprende tutte le categorie di stakeholders che interagiscono con un’azienda, in particolare i clienti, le comunità e i territori di riferimento. Sicuramente vanno inclusi collaboratori e dipendenti, mettendo in atto politiche di buona condotta, applicando concretamente la Diversità e Inclusione (D&I), investendo in piani di welfare aziendale, valorizzando il lavoro in remoto.

La G, infine, è la Governance. E qui bisogna evitare che il buon governo societario venga inteso come un puro atto formalistico mentre deve invece rappresentare un vero cambio di paradigma nelle attitudini e nei comportamenti. A cominciare proprio dalla governance della strategia ESG!

Il mondo ESG rappresenta un’enorme fonte di opportunità: nuovi mercati e segmenti di consumo, rivisitazione dei modelli operativi, nuova finanza. Le aziende che lo hanno compreso sono già davanti alle altre.

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INSTANT INSURANCE, SUL TELEFONINO IN
PAY-PER-USE

l pagamenti digitali rappresentano una rivoluzione, non tanto per l’abbandono del contante, quanto per le possibilità che si aprono grazie al denaro elettronico.

A breve sul telefonino arriveranno proposte assicurative e di credito tarate su necessità individuali “instant”. Ad esempio l’instant insurance è rappresentata da polizze calibrate su precise esigenze on-demand, per cui già da oggi è possibile acquistare coperture assicurative che abbracciano vari settori (viaggi, persone, beni, salute e sharing mobility) in modalità pay-per-use. E lo stesso criterio sta dietro all’instant credit.

La pandemia ha dato una brusca accelerazione ai pagamenti elettronici: nell’arco di soli12 mesi hanno raggiunto il livello che, secondo le previsioni pre-Covid, avrebbero coperto nell’arco di due o tre anni. Secondo l’ateneo milanese del Politecnico, i pagamenti tramite smartphone nel primo semestre 2020 sono stati 1,3 miliardi nei primi sei mesi 2020 (+80% rispetto ai primi sei mesi del 2019), mentre le transazioni con carte contactless sono state 760 milioni (+17%).

Complessivamente in Italia circa un pagamento su quattro avviene con denaro digitale e il sorpasso sul contante, che prima del Covid si ipotizzava potesse avvenire nell’arco dì un decennio, adesso è previsto nei prossimi cinque.