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broking news
Rassegna Stampa di Steffano Assicuratori

LUGLIO 2021 · n. 07

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Dr. Marco Steffano
Amministratore Unico

TUTTI RIMANDATI A SETTEMBRE!

Siamo alla vigilia delle ferie estive e, con una mentalità ancora tipica dei tempi della scuola, almeno per me, siamo alla conclusione di un periodo. Promossi o bocciati?
I risultati dell’anno per adesso non sono ancora esposti in nessuna bacheca nell’atrio di qualche Istituto. Forse più probabilmente siamo tutti rinviati a settembre con un voto “politico” (è il caso di dirlo!) per riparare qualche materia.
Si apre tutto o si richiude? Pass o non pass? Vaccinazioni o no vax? Siamo ancora in bilico su tutto e guardandosi intorno (nel mondo) i segnali già oggi non sono confortanti come si sperava anche solo qualche settimana fa, in termini di crisi pandemica, economica, sociale, istituzionale. Vedremo. Mai come in questo caso ognuno deve fare la sua parte responsabilmente e sperare.
Noi di Steffano Assicuratori continueremo a fare la nostra parte mettendo tutto il nostro impegno dalla parte dei clienti (scusate il bisticcio di parole): consulenza, vicinanza alle esigenze, innovazione, propositività, capacità gestionale, su questi temi giochiamo il nostro rapporto di fiducia con voi.
Come tutti gli anni ad agosto siamo sempre a vostra disposizione, ad eccezione dei pochi giorni di chiusura dal 09/08/2021 al 16/08/2021 compreso, quindi non esitate a contattarci per ogni bisogno. E voglio anche ricordare in questa occasione lo strumento che in questi anni è diventato per molti occasione di contatto quotidiano. Siamo stati pionieri con Home Broker nel creare un portale per monitorare on-line tutto quello che concerne la propria posizione assicurativa e se occorre interagire con noi. In un’area riservata e protetta con le più avanzate tecnologie in tema di privacy si può sempre visionare e stampare le polizze stipulate e archiviate otticamente, controllare la situazione di pagamenti e scadenze, aprire sinistri o seguire lo stato di avanzamento di quelli aperti e molto altro. Il tutto in modo semplice e intuitivo.
Buone ferie, a chi le fa, e soprattutto buon rientro per tutti!

REVO INDIVIDUA IN ELBA LA SOCIETA’ TARGET PER SVILUPPARE IL PROGETTO

A maggio abbiamo parlato di Revo, il nuovo progetto di Alberto Minali e Claudio Costamagna. Revo è una SPAC (Special Purpose Acquisition Company) nata con lo scopo di raccogliere capitali per la successiva integrazione/fusione con una società operativa sul mercato (Target). La volontà è di creare una compagnia assicurativa focalizzata in rischi specialistici per le piccole e medie imprese e in rischi parametrici (quelli in cui l'indennizzo scatta non in presenza di un sinistro ma di un evento).
La notizia di questi giorni è che Revo acquista l'intero capitale di Elba assicurazioni, compagnia attiva nel segmento delle cauzioni e società target ideale per il lancio e lo sviluppo futuro del progetto. La compagnia Elba ha presentato risultati economici e patrimoniali in crescita negli ultimi anni e in più la sua architettura IT agevolerà Revo nello sviluppo delle innovazioni tecnologiche alla base della semplificazione e della digitalizzazione di alcuni processi chiave del business.
Il corrispettivo è stato fissato in 160 milioni di euro e il closing è atteso entro settembre previa approvazione dell'assemblea degli azionisti di Revo e il via libera dell'Ivass

110% TRA INCENTIVI E PREOCCUPAZIONI:
NASCONO LE COPERTURE ASSICURATIVE PER I COMMITTENTI

Il superbonus del 110% rappresenta un grandissimo incentivo per la riqualificazione strutturale ed energetica degli edifici. Sicuramente è molto stimolante l’opportunità di usufruire di una detrazione in grado di coprire la spesa necessaria per ristrutturare un edificio esistente, ma non ci si deve dimenticare del meccanismo molto complesso. Su questo punto sorgono timori e dubbi da parte dei committenti, e molti si sono posti il problema di tutelarsi qualora l'intero processo non vada a buon fine.
Ditte esecutrici, general contractor e professionisti hanno dalla loro parte molte polizze in campo per tutelarsi qualora il 110% non vada a buon fine, ma non ci sono solo le assicurazioni per professionisti e imprese. Si stanno affacciando sul mercato assicurativo alcune offerte che puntano a tutelare direttamente i committenti privati, intervenendo nel caso in cui ci siano problemi.
I prodotti attualmente disponibili sul mercato puntano in due direzioni. Da un lato, l'assistenza legale in caso di contenzioso (ad esempio, per portare avanti le vertenze contro i tecnici) e, dall'altro, il rimborso degli importi indebitamente percepiti attraverso la cessione dei crediti o, anche, la sospensione delle erogazioni ancora da liquidare.

AVVISO DELLA FARNESINA SULL’ASSICURAZIONE PRIVATA PER VIAGGI ALL’ESTERO

L'avviso della Farnesina qualche giorno fa al Tour Operator che ha organizzato vacanze in Grecia per 400 ragazzi è suonato come un allarme sui viaggi all'estero. Lo stesso Ministro su un social ha scritto esplicitamente: «Da italiano, se dovessi scegliere una meta dove trascorrere le vacanze estive non avrei dubbi: sarebbe sicuramente l'Italia».
Per chi, però, vuole andare in altri Paesi «è indispensabile dotarsi di adeguata polizza assicurativa che copra i rischi connessi a Covid-19» invita la Farnesina. 

Il costo delle polizze attivabili online, con i requisiti minimi per non dover pagare di tasca propria i tamponi, le cure mediche e, soprattutto, l'eventuale prolungamento del soggiorno causa quarantena, varia dai 40 ai 60 euro a persona, con condizioni da leggere molto attentamente.
L’allarme sui viaggi all'estero era comunque già partito: le agenzie di viaggio avevano segnalato l'esiguo numero di italiani pronti ad andare in vacanza all'estero, pari al 15% del totale delle prenotazioni; gli altri prenotano in Italia, uno su tre addirittura nella propria Regione (secondo un'indagine Coldiretti).

IL BONUS-MALUS HA ESAURITO IL PROPRIO SCOPO E VA RIFORMATO

Ivass aveva parlato di «obsolescenza» del bonus-malus come meccanismo di premialità ormai non più adatto a perseguire i suoi fini originari.
Ania torna sul tema dopo qualche mese (ne avevamo parlato a Marzo), sempre con la sua Presidente Bianca Maria Farina nel corso della sua assemblea annuale. Nell'arco dell'ultimo decennio, ha rilevato la numero uno di Ania, «il prezzo medio Rc auto è diminuito da quasi 570 euro nel 2012 a 367 nel marzo 2021», e nel 2020 «la riduzione del costo complessivo dei sinistri è stata del 19,9%, a fronte di un decremento dei premi di circa il 6%, inquadrato in un contesto di diminuzione dei premi medi del 35% dal marzo 2012». Occorre però procedere ad «una riforma del ramo» che punti alla revisione del bonus-malus, nonché avviarsi verso la riduzione dei costi complessivi del sistema, annullando «i divari ancora esistenti».
Il meccanismo oggi si basa su un unico indicatore, il numero di sinistri, ma l’obbiettivo è di passare quanto prima ad un sistema multidimensionale che renda più effettiva la misurazione del rischio.
Parallelamente va riformata anche la convenzione a risarcimento diretto, eliminando i comportamenti opportunistici e modificando il sistema forfait, considerato antiquato.

IL RUOLO DEL COMPARTO ASSICURATIVO NEL SUPERARE LA CRISI

Sempre nell’ambito dell’assemblea annuale dell’Ania il Premier Mario Draghi ha indirizzato alla Presidente Maria Bianca Farina un messaggio piuttosto significativo.
Il comparto, ha affermato, «ha l'occasione di partecipare allo sforzo di rilancio avviato con il PNRR», mettendo in luce come «i nuovi rischi e le vulnerabilità strutturali» richiedano «una più stretta collaborazione tra pubblico e privato», soprattutto di fronte ai pericoli per la cybersicurezza e agli eventi estremi sanitari e climatici.
Il comparto si è dichiarato pronto a fare la sua parte per favorire la «ripartenza» nazionale.

IL SISTEMA "JUST IN TIME" E’ ANDATO IN TILT

Lockdown, penuria di chip e container, balzo delle materie prime rallentano produzione e consegne delle merci anche di un anno. Siamo entrati in una situazione, per una serie di concause, per cui è andato in tilt il sistema "just in time" che aveva permesso alla grande industria di chiudere i magazzini e esternalizzare molte produzioni.
Le fabbriche asiatiche dei chip chiuse per il Covid un anno fa ancora sono indietro nella produzione mentre la domanda mondiale aumenta. Non si trovano più container per portare prodotti dall'Asia in Europa: e c'è stato pure il canale di Suez chiuso. E i prezzi salgono, dalle materie prime ai noli marittimi, decuplicati, mentre i tempi di consegna si allungano.
Non c'è settore escluso ma l'automotive è quello più colpito; per una bicicletta o una moto giapponese c'è da aspettare dai 4 agli 8 mesi in più rispetto a prima della pandemia; stesso discorso per la nautica, dagli yacht ai fuoribordo. Soffrono pure le imprese: un chip da un euro blocca per settimane la consegna di prodotti che ne valgono migliaia. Si segnalano qua e là mancanza di telefoni, tv e lavatrici.
Quando finirà? Forse per fine anno ci sarà una prima normalizzazione, ma molti sono convinti che si sia toccato un punto di non ritorno. La prossima commodity ad andare sotto pressione potrebbe essere la gomma, usata ovunque ma specie per gli pneumatici delle auto e c'è chi ha predetto una "rubber apocalypse" entro il 2026.

TREND CONFERMATO:
MOLTO VITA, POCO DANNI

Il mercato assicurativo italiano è al quarto posto in Europa e all'ottavo nel mondo per raccolta premi. Nel 2020 il volume del business assicurativo italiano è stato pari a 135 miliardi premi, di cui solo 33,5 destinati al settore danni e ben 101,3 sono finiti nel settore Vita, con un'incidenza complessiva dell'8,2% sul Pil nazionale.
Se si guarda però al rapporto tra premi danni e Pil esso resta ancora in area 2%, mentre i16,2% viene raccolto dal settore Vita. Insomma il nostro Paese si riconferma nel suo record di sottoassicurazione.
l'Italia presenta un evidente gap di copertura rispetto agli altri principali Paesi europei: l'incidenza dei premi del settore danni (escluso l'Rca auto) sul Pil è in Italia pari all'1,1% rispetto a una media europea del 2,8% e il premio medio per abitante del nostro Paese è meno di un terzo di quello dei principali membri europei.

VIA LIBERA AL PIANO PER LA NUOVA ALITALIA

Questa notizia non attiene direttamente ad una tematica assicurativa ma l’argomento è un po’ nel cuore (e nel portafogli) di tutti noi. Parliamo di Alitalia o meglio di Ita che ha approvato il business plan 2021-2025 nei giorni scorsi.
Ita potrà acquisire le attività di volo della bad company attraverso una negoziazione diretta. Non così sarà per il marchio, che andrà a gara pubblica verso metà ottobre: se Ita se la aggiudicherà (come tutti pensano) la nuova compagnia potrà chiamarsi Alitalia a pieno titolo e di conseguenza decollare in tutti i sensi.
Andranno all'asta anche i servizi di terra e le manutenzioni: Ita potrà partecipare per i primi con l'intento di esserne l'azionista di maggioranza, per la seconda come socio di minoranza.
La flotta iniziale sarà di 52 aerei, di cui 7 per il lungo raggio; la crescita porterà a fine piano a 105 aerei, con un aumento più che proporzionale di quelli per i voli intercontinentali. Ita avrà un unico partner strategico, Lufthansa o Air France-Delta. Il primo anno Ita servirà 45 destinazioni con 62 rotte per arrivare rispettivamente a 74 e 89 nel 2025. Il personale per le attività di volo (inizialmente di 2.750-2.950 unità, fino a 5.700 a fine piano) avrà un contratto nuovo.
Critici i sindacati, che respingono l'impostazione del piano giudicata «uno spezzatino».