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broking news
Rassegna Stampa di Steffano Assicuratori

FEBBRAIO 2017 / 02

 

CHIEDETE UN CHECK UP AL VOSTRO BROKER!

Anno nuovo, momento utile per controllare le proprie coperture assicurative. Vale la pena di verificare le doppia coperture o le clausole “trabocchetto”. Alcuni esempi.
E’ giusto assicurare la casa ma controllando bene che non ci siamo scoperti o franchigie che in caso di sinistro restano a carico dell’assicurato. Così come è bene controllare per chi vive in un condominio se c’è la polizza del condominiale e cosa copre nel dettaglio. Altro esempio: magari nell’RC auto, abbiamo delle coperture costose e poco utili mentre restano scoperti aspetti importanti, come la tutela del conducente che costa pochi euro e fa dormire sonni tranquilli.
Insomma, controllare è bene, chiedere ad un Broker è meglio!

 

GUIDA CON SMARTPHONE, OCCHIO ALLE SANZIONI

Tra le importanti novità del Codice della Strada 2017 c'è anche l'introduzione di pene più severe in caso di uso dello smartphone, o di altri dispositivi mobili, mentre si guida. Ora è previsto infatti il ritiro della patente da 15 giorni a 2 mesi per chi viene pizzicato a guidare con il telefono cellulare, più una multa da 161 a 646 euro e la perdita di 5 punti sulla patente. E non è finita qui: in caso di sinistro, per verificare se l'incidente sia stato causato dall'utilizzo improprio dello smartphone, la polizia stradale può disporre il sequestro dell'apparecchio. 
Ricordiamo che il Codice della Strada consente di effettuare e ricevere chiamate mentre si guida soltanto tramite il viva voce oppure indossando gli auricolari, purché il conducente conservi adeguate capacità uditive a entrambe le orecchie.

 

POLIZZE VITA A GARANZIA DI FINANZIAMENTI, CONTROLLARE CON CURA!

Chi chiede un mutuo o un prestito per l’auto o i mobili della casa spesso vede condizionata l’operazione alla sottoscrizione di una copertura assicurativa a garanzia. IVASS e Bankitalia avevano già messo controllo le polizza vita abbinate a finanziamenti ipotecari che in molti casi risultavano avere dei costi veramente spropositati. Nel corso del 2016 qualcosa si è mosso, grazie anche alla lunga serie di raccomandazioni formulate dalle due istituzioni, ma in molti casi caratteristiche dei prodotti e modalità di collocamento non sono state modificate. Bisogna essere pertanto ancora oggi molto attenti nel leggere il fascicolo informativo che deve essere consegnato al cliente prima della sottoscrizione della polizza, in particolare controllando bene le commissioni dell’intermediario, le garanzie prestate, la possibilità di modificarle nel corso del contratto (cosa non prevista da tutte le polizze) e infine la durata delle garanzie accessorie.

 

RC AUTO HI-TECH CON LA SCATOLA NERA

Abbiamo già rilevato in una precedente news che nel "black box" l'Italia è leader mondiale con 4,5 milioni di clienti telematici. Hanno puntato moltissimo sul settore 3 colossi come UnipolSai, Generali e Allianz, potendo garantire una riduzione dei premi nell’ordine del 25/30%. La cosa interessante è anche che a parità di altri fattori la scatola nera riduce la sinistrosità del 20% (secondo i dati Ania) e che il cliente non utilizza le soluzioni delle compagnie soltanto per ottenere rimborsi ma anche per prevenire i rischi. Infatti le scatole nere diventano anche strumenti di servizio, con sistemi interattivi per incoraggiare stili di guida più prudenti, sistemi di rilevamento di potenziali rischi, invio di allarmi a centrali operative in caso di incidenti, ritrovamento dei mezzi in caso di furto, limitazione di velocità, dialogo con smartphone per info traffico e meteo e via di questo passo.

 

TANTO PER CAMBIARE NOI ITALIANI SIAMO ULTIMI

Questa volta è la nostra cultura su risparmio e finanza a farci indossare la maglia nera. Servono interventi formativi coordinati ed efficaci, ha affermato il Vice Direttore di Bankitalia presentando a gennaio uno studio triennale condotto da diverse istituzioni. Il problema è che i cittadini devono compiere scelte finanziarie sempre più complesse e c’è bisogno di una educazione più profonda e mirata. Al contrario l’offerta formativa al proposito è scarsa ed eterogenea e la frequenza bassissima.
Arriva a proposito un nuovo concorso cinematografico “I giovani e il Denaro” che ha come obbiettivo di realizzare un film di 10 episodi da 10 minuti l’uno con tema la finanza. Il bando porta a selezionare 80 soggetti e sceneggiature, scritti da under 35, che verranno prodotti con un budget unitario di 50mila euro (per un totale di 4 milioni) e solo i 10 finalisti accederanno al film di sala composto dai 10 corti.

 

PENSIAMO AL FUTURO DI FIGLI E FAMIGLIA

Un’attenzione particolare meritano alcune formule assicurative in grado tutelare il valore rappresentato dal capitale umano sia a livello personale e professionale, sia patrimoniale, con le conseguenti ricadute sul nucleo famigliare.
Molto importanti in tal senso solo le polizze dirette a fornire coperture in caso di invalidità permanente (da infortunio e malattia) o quelle per il caso morte. Sono dirette a tutelare il capofamiglia garantendo i beneficiari per far fronte ad esigenze finanziarie come il mantenimento agli studi dei figli o del regime di vita per il coniuge superstite o il pagamento delle imposte successione soprattutto nei casi in cui si superino i valori di franchigia.
Le polizze a premio ricorrente si stipulano per finalità di risparmio e prevedono l’accantonamento di una somma annua, anche non elevata. Le polizze a premio unicoinvece, hanno finalità di investimento. In entrambi i casi le compagnie spesso danno la possibilità di effettuare, in corso di durata, versamenti aggiuntivi in premi unici o riscatti parziali in caso di necessità.

 

ANCORA IN TEMA DI FUTURO

Sempre meno l’eredità assume la veste tradizionale di un patrimonio trasferito in famiglia dopo la morte. Tanti aspetti inducono oggi a rendere disponibile una parte dei propri averi anche prima: per i costi delle tasse di successione, per aiutare enti no profit, per aiutare figli o nipoti in studi o acquisto di case, per sostenere l’azienda, per evitare dispute future in famiglia… E’ bene ricordare che è possibile stipulare una polizza vita (il cui premio è parzialmente deducibile) indicando un beneficiario particolare (un erede cui dare un vantaggio più che ad altri o un convivente). La polizza non entra tra i beni oggetto di successione, evita le relative tasse e il beneficiario può non essere per forza un membro della famiglia. 
Attenzione solo che la polizza non diventi “dormiente”, cioè che arrivi a scadenza senza che il rimborso venga reclamato.

 

POLIZZE DORMIENTI: FINALMENTE UNA SOLUZIONE?

Tecnicamente una polizza dormiente è una polizza vita arrivata a scadenza e il cui rimborso non è stato reclamato né da chi l’ha sottoscritta né dai suoi eredi. Non ha senso che i proventi di queste polizze finiscano nel calderone di un fondo apposito della Consap perché è giusto che diano i loro frutti ai reali beneficiari. Per risolvere la questione però va cambiata la legge, come è successo in altri paesi tipo la Francia in cui sono emersi 5 miliardi di euro di polizze dormienti. Fortunatamente non sembra un fenomeno molto diffuso in Italia, dove di solito nella famiglia si conoscono le polizze sottoscritte dai parenti, anche se le cose possono complicarsi in caso di donazioni al di fuori della famiglia. Le nuove norme dovrebbero consentire alle Compagnie di poter accedere ad una anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) in via di costituzione, consultandola almeno 1 volta all’anno per accertarsi degli eventuali decessi degli assicurati e attivarsi verso i beneficiari per metterli in grado di far valere i loro diritti. L’Ania si è dichiarata pienamente disponibile a seguire questa procedura.

 

AVVOCATI, COMMERCIALISTI E MEDICI: LE COPERTURE PROFESSIONALI.

La metà degli avvocati in attività non ha ancora una copertura professionale: il 2017 sarà l’anno dell’ombrello assicurativo di massa per coprire la RC per danni colposi causati ai clienti nell’esercizio della professione, danni patrimoniali e non, indiretti, permanenti, temporanei e futuri. Per i commercialisti l’obbligo è scattato nel 2013 ma non esiste ancora una assicurazione convenzionata con il Consiglio Nazionale. Per ora è stata deliberata la gara per il broker, non ancora la gara “polizza”. Per i medici infine è in vista l’obbligo di copertura assicurativa da un nuovo testo di legge sulla revisione della responsabilità professionale sanitaria. Obbligo di polizze per strutture pubbliche o private e per le prestazioni svolte in libera professione intramoenia in convenzione (per medici di famiglia quindi) e con telemedicina, compresi anche i danni causati dal personale a qualunque titolo operante.